Celebrata questa mattina a Bari, davanti al Tribunale Penale, la prima udienza relativa al processo per usura ed estorsioni. In sei sono accusati a vario titolo dalla DDA di Bari di estorsione, tentata e consumata e usura, con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso. Attualmente 5 sono detenuti in carcere ed uno è agli arresti domiciliari. L’udienza di oggi ha visto la costituzione delle parti. Il Comune di Andria, come già anticipato e deliberato dalla Giunta comunale lo scorso 26 marzo, si è costituito parte civile nel processo. Presente in aula il difensore dell’Ente comunale, Avv. Giuseppe de Candia, insieme al sindaco avv. Giovanna Bruno.
Il Comune processualmente chiederà il risarcimento dei danni subiti dalla comunità per i reati contestati: l’atto ha un valore meta-processuale, come ribadito più volte dal sindaco, in quanto punta ad assumere una posizione netta contro le organizzazioni malavitose e mafiose del territorio, che minano la serenità cittadina e ledono l’intero tessuto socio-economico, provocando nella Comunità un senso di paura e smarrimento che vanno contrastati. 
Oltre al Comune di Andria ed alle parti offese dal reato, si sono costituiti parte civile anche il Ministero dell’Interno e l’Ordine degli Avvocati di Trani.
Prossime udienza a luglio ed a settembre davanti ai Tribunali di Trani e di Bari.

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