Costituita quest’oggi, con atto pubblico del Notaio dott. Sabino Zinni, la Fondazione dell’Istituto Tecnico Superiore Academy Marketing e Design PU.MA. , area tecnologica 4 nuove tecnologie del made in Italy, il primo dedicato ai servizi alle imprese in Puglia.
Nella sala consiliare tutti i soggetti promotori, coordinati dal Prof. Savino Santovito dell’Università degli Studi di Bari-Dipartimento di Economia e Commercio, hanno dato vita alla Fondazione.
La sede legale è Andria, nel centro storico, ma l’ITS avrà più sedi perché saranno allestiti corsi in tutta la regione.
Alla sua costituzione formale è intervenuto anche l’assessore regionale alla Formazione, Sebastiano Leo, che ha sottolineato l’impegno speso “a livello nazionale, e non solo, per creare le condizioni per la nascita di altre Fondazioni Its e dare ad altri giovani pugliesi la possibilità di formarsi nel post diploma, con un orizzonte occupazionale molto ben definito.
Gli ITS possono contare su risorse per 1 miliardo di euro, grazie anche ai fondi del PNRR e noi che come regione – ha concluso Leo – ci siamo occupati della formazione degli Its con i nostri fondi, quando lo Stato ha smesso di occuparsene, ora dobbiamo giocare un ruolo attivo.
Per questo plaudo alla iniziativa partita da Andria, ma ora dobbiamo procedere velocemente a formalizzare questa costituzione al Ministero e fare tutti i passi ulteriori”.
Molto soddisfatta il Sindaco, avv. Giovanna Bruno, che ha ricondotto l’adesione del Comune ed il ruolo attivo speso per la nascita dell’Its PU.MA. all’obiettivo di “puntare sui giovani e puntare alla qualità da mettere a disposizione dei giovani.
Questa di oggi è una scommessa importante per l’Amministrazione, ci abbiamo creduto sin dall’inizio e abbiamo costituito tutti i presupposti per cui si potesse lavorare in maniera estesa ed avere questo zoccolo duro di soggetti che si sono fatti promotori di quella che, adesso, diventa una realtà.
Posso parlare dunque di Università nella città di Andria o meglio nella provincia Bat? posso parlare di una sede universitaria? Certo perchè ora parliamo di formazione di qualità che verrà resa appunto fruibile dai nostri giovani che devono sapere che, rispetto a determinate scelte formative e professionali, non necessariamente devono spostarsi altrove.
Anzi non devono spostarsi altrove perchè avranno a portata di casa la possibilità di misurarsi con esperienze che poi possono automaticamente traghettarli nel mondo del lavoro.
Siamo – ha concluso – molto contenti perchè questo è stato un lavoro di rete nel quale devi anche far comprendere che ci sono dei tasselli che vanno occupati, ma che poi ci dev’essere una regia più alta che deve essere affidata alle istituzioni come il Comune, l’Università che devono tenere un po le fila della situazione consapevoli che in questo momento il risultato importate da raggiungere era mettere il cappello su una cosa che finora non c’è mai stata”.
Alla costituzione è intervenuto anche il prof. Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Agenzia per i rapporti con l’esterno della Università di Bari ed in rappresentanza del Rettore Bronzini.
“L’università – ha detto – si apre al territorio e questa è la nuova mission. Da tempo sostengo che la formazione deve cambiare approccio, cioè sinora siamo partiti da un approccio bottom down, cioè calavano dall’alto i progetti formativi e talvolta formavamo professionisti non richiesti dal mercato.
Ora cambiamo paradigma, partiamo dall’ approccio bottom up, ascoltiamo il territorio, ci colleghiamo con altre istituzioni come le fondazioni Its e i comuni, in questo caso un comune intelligente, portiamo la formazione dove serve, dove c’è un territorio con un tessuto economico pulsante, dinamico, che non trova le professionalità adatte e così avremo fatto un favore alla nostra comunità perché avremo dato al tessuto economico, agli imprenditori, esattamente quelle professionalità che stanno cercando da tempo e che alle volte non trovano”.
A spiegare in dettaglio il cuore di questo ITS è stato il Prof. Savino Santovito, dell’Università degli Studi Bari Dipartimento Ec. e Commercio.
“Questo progetto è nato anche nell’Università in linea con la così detta Terza Missione, ovvero la conoscenza applicata al territorio e per far questo serve un dialogo ampio.
L’ITS svolgerà la sua attività di formazione nelle nuove tecnologie per il made in Italy e destinatari saranno imprese e studenti che vorranno lavorare nelle filiere classiche del made in Italy, ma con un taglio legato all’innovazione digitale che non deve interessare solo le imprese tecnologicamente avanzate, perchè la tecnologia sta permeando e costringe tutte le imprese, anche del Tac ad innovarsi, e quindi l’obiettivo – ha concluso Santovito – sarà formare ragazzi con professionalità utili per guidare o traghettare queste imprese nell’ambito del nuovo contesto della imprenditorialità.
Per questo i docenti saranno sia della Università che quelli che verranno dalle imprese, per questo gli studenti faranno anche stage nelle aziende e impareranno studiando e viceversa”.