Andria presente ieri alla Farnesina, su espresso invito del Ministro Tajani, insieme ad altri trecento delegati degli enti territoriali di tutta Italia, dopo aver manifestato la volontà di aderire al progetto “Turismo delle Radici”. A rappresentare l’Ente comunale l’assessore alle Radici Cesare Troia per l’incontro interlocutorio di confronto tra istituzioni locali (sindaci e assessori) e il Ministero. «L’obiettivo – spiega l’assessore Troia – è quello di avviare questa nuova sperimentazione progettuale destinata a durare nel tempo, teso al ricongiungimento delle colonie di cittadini residenti all’estero con la propria città, nonché di mantenere vive le tradizioni di vario tipo tra luogo di nascita e la residenza». E’ compito ora dei coordinatori regionali appena nominati di avviare le interlocuzioni con le istituzioni locali per strutturare un progetto che anche attraverso fondi PNRR possano concretizzare tale possibilità. «In attesa degli sviluppi di una progettualità più precisa – aggiunge l’assessore Troia – l’obiettivo sembra alquanto strategico e lungimirante. Questo permetterebbe di conservare e tramandare nel tempo la memoria storica, le tradizioni enograstronomiche ed i rapporti affettivi. Da questo punto di vista il Sindaco del Comune di Andria, Giovanna Bruno, è stato lungimirante, avendo provveduto alla denominazione dell’assessorato al Turismo come assessorato alle Radici. In questa prima fase ci adopereremo per compiere un’indagine conoscitiva attraverso gli organismi decentrati dello Stato e la stessa Farnesina che ci indichi il numero e la residenza degli italiani all’estero». Ricordiamo che il 2024 è stato definito “Anno delle radici italiane” e che nell’ambito del PNRR c’è il progetto “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19”. Nell’ambito di tale iniziativa, i Comuni potranno organizzare eventi e attività di interesse per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del loro territorio, nonché individuare strutture atte all’accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma in favore dei turisti delle radici. Il “Turismo delle Radici” è un’offerta turistica che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, enogastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che, vale la pena ricordarlo, sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.

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