“Nonostante gli sforzi che l’Amministrazione Giorgino sta ponendo in essere per promuovere ed organizzare la filiera produttiva olivicola per valorizzare e promuovere, in particolare, la nostra produzione di olio extravergine “Coratina” – dichiara l’assessore Miscioscia – siamo costretti a constatare con rammarico che tale impegno rischia di essere vanificato dalla nuova tendenza di raccogliere le nostre olive acerbe acquistate da commercianti e/o intermediari per ignote destinazioni. Una tendenza alla quale dobbiamo dire basta e che non trova giustificazione né sotto il profilo economico né commerciale per chi le acquista, considerata la bassissima resa di olio con caratteristiche organolettiche che si presta poco per il consumo crudo ma molto probabilmente utilizzato per il taglio di altri oli di scarsa qualità. Dobbiamo sconfiggere questa tendenza controproducente per i nostri interessi e per gli obiettivi che ci siamo prefissati di promuovere e valorizzare sempre di più l’originalità e l’identità del nostro olio, evidenziandone l’alta concentrazione di polifenoli, i quali garantiscono acclarati effetti positivi sulla nostra salute. Un olio che per questa spiccata tendenza alla concorrenza tutta casalinga, viene offerto sul mercato ad un prezzo addirittura inferiore a quello di una comune ed anonima miscela di oli comunitari, determinando un deprezzamento del prodotto dal punto di vista commerciale e conseguenze negative sotto il profilo economico per i nostri produttori. Non è possibile continuare con questa politica dei prezzi al ribasso favorita sia dalle politiche della grande distribuzione che da quella affaristica delle grandi aziende commerciali. Dov’è il valore aggiunto che deve essere riconosciuto alla qualità del nostro olio? La vera strada da percorrere è quella di puntare con determinazione e convinzione, così come noi stiamo facendo in questi anni, alla pubblicizzazione della qualità e delle caratteristiche del nostro olio “monovarietale”. Bisogna abbattere le barriere culturali della diffidenza che caratterizza i nostri produttori nei confronti dell’associazionismo e dell’organizzazione di una propria filiera commerciale per poter concentrare la produzione, oggi molto frammentata, seguendo un disciplinare unico specificatamente di “Coratina” molto più restrittivo e reale rispetto a quello adottato dalla DOP”.

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