“Nel mese di ottobre 2012 – scrive in una nota il Direttivo – si è costituita la Sezione distaccata nella Provincia BAT dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma. A.I.L. BAT
L’A.I.L. opera in Italia da circa 40 anni.
Migliorare la qualità della vita del malato ed assicurare l’assistenza ai pazienti affetti da leucemia, linfomi e mieloma, è l’impegno quotidiano di oltre 20.000 volontari AIL suddivisi in 82 sezioni presenti in tutta Italia. Il sogno ed obiettivo ultimo sconfiggere le leucemie, i linfomi ed il mieloma o per lo meno rendere le malattie sempre più curabili per allungare le prospettive di vita dei malati.
Le Sezioni AIL in tutta Italia e specificatamente l’ AIL BAT nella neonata Provincia, si sostengono grazie ad iniziative di raccolta fondi organizzate dai volontari con impegno, coinvolgimento e sensibilizzazione.
Le somme raccolte dalle Sezioni vengono spese nel territorio di loro competenza e rivolte a servizio del Centro di Ematologia di riferimento per migliorare e rendere più confortevole il reparto, assicurare il servizio di Assistenza Domiciliare, creare e gestire le case A.I.L. necessarie per ospitare i pazienti che devono affrontare lunghi periodi di cura.
Il Centro di Ematologia di riferimento dell’A.I.L. BAT è quello della A.S.L. BAT attualmente ubicato nell’Ospedale di Trani, ma che, a seguito del riordino ospedaliero, dovrà essere trasferito nel Polo Oncologo dell’Ospedale DIMICCOLI di Barletta.
Sin dalla costituzione nella BAT, molte centinaia di volontari in tutte le Città della Provincia BAT ( Barletta, Andria, Trani, Bisceglie, Minervino, Spinazzola, Canosa ecc.) si sono prodigate con entusiasmo ed impegno per attuare le finalità associative.
In attesa del nuovo Centro di Ematologia, i volontari della A.I.L. BAT si sono occupati dei problemi del territorio causati dalla malattia ematologica.
In tale ottica non potevamo ignorare il problema recentemente sollevato dagli organi di Stampa sui casi di leucemia riscontrati nella Scuola Secondaria di I° grado “N. VACCINA” di Andria.
Abbiamo cercato di affrontare il problema connesso con la malattia, senza sollevare panico, senza assurgere a ruolo di untori o ritenere alcune strutture lazzaretti, lasciando il controllo e monitoraggio del territorio agli organi specificatamente preposti che non mancheranno di espletare il loro compito.
Su suggerimento della Dirigente del VI° Circolo Comprensivo “Catugno – Vaccina” prof.ssa Attimonelli, abbiamo ritenuto di rivolgere il nostro impegno all’aiuto degli alunni che si trovavano ad affrontare il dolore della recente perdita della loro amica o per l’allontanamento per le cure per un lungo periodo di alcuni compagni affetti da leucemie.
Abbiamo affidato alla psicologa dott.ssa ARCANGELA PESCE, nostra sostenitrice, il compito arduo di intervenire, presso la Scuola, a sostegno psicologico, sia sui ragazzi della classe colpita dal lutto per la perdita di una loro compagna, sia nelle classi in cui uno dei compagni, risulta assente da molto tempo da scuola a causa delle terapie necessarie alla cura della leucemia.
Il percorso si è svolto in due fasi; una di screening valutativo della sofferenza psicologica dei ragazzi partecipanti al progetto, tramite un breve laboratorio di “espressione del disagio”, che ha permesso di rendere palesi le paure e le angosce legate al “fantasma” della malattia, e una fase successiva di “restituzione e contenimento”, tramite la rielaborazione e la discussione dei dati raccolti nella prima fase, in cui i ragazzi hanno potuto elaborare il trauma subìto, e porre le basi per il superamento del disagio e per una maggiore serenità psicologica. consapevoli che sarebbe stata all’altezza del suo difficile incarico: far superare a ragazzi le paure, le ansie ed elaborare il loro dolore per guardare con fiducia al domani.
La dott.sa ARCANGELA PESCE, ha in più momenti incontrato i ragazzi delle classi e con grande professionalità e riservatezza, oltre che rispetto nei loro confronti, ha cercato di interagire con loro per aiutarli a “mettere fuori” le loro ansie e le loro paure derivate dall’elaborazione di tale dolore.
In altre Città di competenza della Sezione ( Trani e Spinazzola) sono stati attuati interventi di sostegno economico per famiglie indigenti che non erano in condizione di sostenere le spese di trasferimento o assistenza di famigliari malati che necessitavano del trapianto di midollo in strutture fuori Regione.
Pur nel brevissimo periodo di vita associativa abbiamo raggiunto dei piccolissimi, modesti ma importanti risultati

  • gestire situazione di dolore e di sofferenza per cercare di fornire un aiuto ai piccoli , direttamente o indirettamente , tragicamente coinvolti dal dolore per ridare loro serenità e far risplendere il sorriso dell’ottimismo sui loro volti ingiustamente rabbuiati.

  • dare un servizio ed aiuto a persone in difficoltà perché coinvolte dalla maledetta malattia della leucemia.

Un piccolo ma importante inizio dell’attività associativa”

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