Gioia e soddisfazione tra gli amministratori comunali di Andria per la decisione del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Fidelis Andria e consentito il ripescaggio nel Campionato di serie C1.”Siamo molto soddisfatti.Tutti-dichiara il Sindaco di Andria, dott.Vincenzo Caldarone. Sono contenti. L'obiettivo che ci aveva visti impegnati per raccogliere intorno alla società il sostegno diretto del Comune e quello degli imprenditori più sensibili era già stato raggiunto con determinazione. Ora questo ripescaggio dà un'identità nuova a tutta la città e a tutto il territorio consentendo alla Fidelis Andria di diventare squadra calcistica di riferimento di tutta l'area della 6^ Provincia. Ora-prosegue Caldarone- dobbiamo continuare a fare la nostra parte e sostenere questo esempio di collaborazione Comune-squadra-imprese perché diventi strutturato e si diffonda. Noi insomma continuiamo a fare la nostra parte” Soddisfatto anche l'On.le Giannicola Sinisi, Parlamentare del collegio ed Assessore alla Polizia Urbana della Giunta Caldarone.”Ci siamo impegnati al servizio di questa causa confidando nel suo buon esito.Abbiamo collaborato per trovare imprenditori sensibili che hanno risposto concretamente come ha fatto l'Amministrazione Comunale con il contributo in denaro. Poi abbiamo seguito direttamente le vicende federali e della giustizia amministrativa ed abbiamo ottenuto il risultato.Questo impegno però-avverte Sinisi-non è al servizio degli scalmanati e degli sciocchi, ma vuole rafforzare l'identità e la dignità della città anche e soprattutto nella nuova provincia. Auguri di buon campionato”. Intervenendo sul ripescaggio il Vice-Sindaco, avv.Vincenzo Zaccaro, sottolinea l'impegno della città e delle istituzioni.”Abbiamo lavorato sempre in grande sintonia con la società e la tifoseria più attenta ed innamorata della squadra. Questa collaborazione deve proseguire: la città deve stringersi intorno alla formazione calcistica senza far mai venir meno sostegno leale e civile. Andria merita questo ripescaggio e lo merita la squadra, la società e la famiglia Fuzio, che da anni lavora tra mille difficoltà”.