Ricorre oggi 10 febbraio il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell’Esodo dall’Istria, Fiume e Dalmazia. Ad Andria la cerimonia commemorativa si è svolta al Monumento ai Caduti, su proposta delle associazioni “Punto it” e “Comitato dieci febbraio”, insieme all’Amministrazione Comunale, con la deposizione di una corona di alloro al Cippo commemorativo.
«E’ questo un capitolo doloroso della nostra storia che per troppo tempo è stato avvolto nel silenzio – ha affermato l’assessore alla Sicurezza Pasquale Colasuonno, intervenendo alla cerimonia in luogo del sindaco Giovanna Bruno – Nel 1943, con la caduta del regime fascista, l’Istria, Fiume e la Dalmazia furono teatro di una drammatica stagione di violenze e persecuzioni. Migliaia di italiani furono trucidati e gettati nelle foibe. Un’epurazione etnica che ha segnato per sempre la memoria di queste terre. Centinaia di migliaia di italiani furono costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre natie, per cercare rifugio in Italia. Un esodo forzato che ha causato immenso dolore e sofferenza. Istituire il Giorno del Ricordo – ha affermato ancora l’assessore – è stato un atto di doverosa memoria verso le vittime di questa tragedia. È importante ricordare per non dimenticare, per conoscere la nostra storia e per evitare che tali atrocità si ripetano. La memoria del passato non deve alimentare odio e rancore, ma deve essere un monito per costruire un futuro di pace e di riconciliazione. L’Unione Europa, nata proprio a seguito del secondo conflitto mondiale, è la dimostrazione che le divisioni del passato possono essere superate. Ma l’Unione Europea di oggi, con le sue crepe e le sue retrocessioni, dimostra anche che la stabilità non è qualcosa di raggiunto definitivamente, ma qualcosa per cui sempre lavorare e su cui perennemente vigilare. Le guerre in corso oggi, poi, quella russo-ucraina e israelo-palestinese, ci dicono che l’odio etnico è sempre pronto a divampare. Nel Giorno del Ricordo – ha concluso Colasuonno – rivolgiamo un pensiero commosso alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato. Impegniamoci a costruire un futuro di pace e di rispetto, in cui le tragedie del passato non abbiano più cittadinanza».
Subito dopo la commemorazione per il Giorno del ricordo, sempre al Monumento ai Caduti si è svolta una
breve cerimonia con la deposizione di una corona, da parte del vicario del Questore Diego Trotta, davanti alla stele dedicata all’ex Questore di Fiume Giovanni Palatucci, in occasione del 79° anniversario della sua scomparsa avvenuta il 10 febbraio 1945.